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SI - Scuola di Italiano - Regione Abruzzo

Il rapporto analizza i dati raccolti contestualmente all’avvio dei corsi, con riferimento sia all’utenza finale sia al personale docente responsabile della formazione.

La valutazione iniziale del progetto fa emergere potenziali criticità e punti di forza del progetto.

Dal punto di vista dei destinatari, è evidente la difficoltà che può creare l’eterogeneità delle provenienze, e dunque delle culture e delle lingue d’origine, nella gestione della classe di apprendenti e nell’approccio didattico. Tale difficoltà, che costituisce al tempo stesso un valore e una fonte di arricchimento per tutti i soggetti coinvolti, richiede l’utilizzo di una certa flessibilità da parte di docenti e tutor d’aula, nonché l’adozione di percorsi formativi personalizzati.

La ricchezza linguistica dei corsisti, che in molti casi conoscono anche l’inglese, il francese o lo spagnolo, potrà essere sfruttata per facilitare l’apprendimento dell’italiano attraverso una metodologia didattica comparativa.

Particolarmente urgente appare la formazione in materia di educazione civica, con un focus specifico sui contenuti dell’Accordo di integrazione.

Considerata la diffusa capacità di utilizzo del computer tra i corsisti, si dovrebbe cercare di far conoscere le potenzialità di questo strumento anche per l’apprendimento della lingua italiana.

Infine, considerate le difficoltà percepite dalla maggioranza degli immigrati nell’accesso ai servizi, si dovrebbe cercare di veicolare i contenuti linguistici tramite giochi di ruolo che ricreino situazioni-tipo (“dal dottore”, “a scuola”, “al supermercato”, ecc.).

Per quanto riguarda i docenti, è evidente la necessità di una formazione specifica sulle metodologie didattiche di insegnamento dell’italiano come lingua straniera ad adulti analfabeti o poco alfabetizzati. Sembra inoltre utile una formazione sulle potenzialità offerte dal computer come strumento a supporto della didattica. Infine, si dovranno favorire i momenti di scambio tra i vari CTP per permettere ai docenti un confronto tra pari sulle problematiche comuni.