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Moltiplicatore di conoscenza

17 ottobre 2012 ore 10: arriva il professor Tullio De Mauro alla scuola primaria Don Gioacchino Rey di Roma per l’inaugurazione della sesta edizione del Global Junior Challenge.
 
Tra applausi e tanta emozione il saluto di Flora Longhi, dirigente scolastico “Quest’anno per noi il Global Junior Challenge, a cui partecipiamo da tempo,  è davvero speciale visto che siamo la scuola che ospita l’iniziativa. E’ per noi un momento importante da vivere con tutto l’entusiasmo e la partecipazione. Grazie soprattutto a voi bambini che siete gli attori principali del cambiamento”.
 
Dal Pakistan, dal Taiwan, dal Malawi e da tantissime città italiane. In platea bambini di tutte le età e nazionalità.
 
Che cosa è un motore di ricerca? Chiede De Mauro “Una cosa che può mandare avanti il mondo umano” risponde una bambina.  Con il professore i bambini delle classi elementari e medie affrontano tanti argomenti: pari opportunità, pro e contro della tecnologia, mondo del lavoro, costituzione, ambiente.
 
“Questi progetti che state vedendo, ascoltando e toccando con mano oggi, in questa sesta edizione del Global Junior Challenge, sono esempi di come la tecnologia può aiutare la vita di tutti i giorni se saputa utilizzare” spiega il professore.
 
In che modo le nuove tecnologie incidono sulle capacità percettive e cognitive degli alunni? chiede una docente “Qualcuno ha sostenuto che Internet ci rende stupidi, ma abbiamo molto lavoro empirico e siamo abbastanza sicuri che il web è un moltiplicatore di conoscenza. Dall’anno prossimo avremo un indagine internazionale che ci dirà come vanno le cose in vari Paesi ma abbiamo già abbastanza materiale per essere moderatamente ottimisti.
 
Il professore conclude parlando di inclusione digitale nel mondo. Dovremmo avere in ogni Paese governi e privati che si mobilitano, come molti già fanno, per la banda larga e i computer in ogni scuola. Il grande rischio è che solo i più ricchi continuano ad avere il privilegio di accedere alle tecnologie.
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