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The Italian Makers

Youth

Il lavoro non si cerca, si crea!

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Scuola e lavoro

Con The Italian Makers il lavoro si crea a scuola. Al via il progetto promosso da FMD, Inail Lazio e CNA.

Presentato oggi a Roma il progetto di comunità The Italian Makers che coinvolge scuole e artigiani del Lazio. Lo promuovono Fondazione Mondo Digitale e Inail Lazio, in collaborazione con Cna. L’innovativa metodologia di “educazione per la vita” consentirà a 400 giovani di mettere alla prova idee innovative in botteghe e laboratori, per promuovere una nuova cultura del lavoro artigiano. L’assessore a Roma produttiva Leonori: “Un progetto prezioso anche per il futuro della città”. Il direttore di Inail Lazio: “Servono imprese sicure e longeve”.
 
Nella sede romana dell’Inail si è svolto oggi un originale evento di storytelling che ha dato voce all’esperienza di piccoli imprenditori, docenti ed esperti che da oggi sono in rete per sostenere il lavoro creativo dei giovani e promuovere una nuova immagine degli artigiani, “The Italian Makers”. La rete multisettoriale ha il compito di individuare luoghi inutilizzati, avviare nuove attività, rilanciare vecchi mestieri con il supporto delle nuove tecnologie, promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza per arricchire il capitale sociale del territorio. A tracciare il filo conduttore tra storie di successo, testimonianze, sogni nel cassetto ma anche lucide analisi delle criticità del settore, è stata Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, l’organizzazione che ha il compito di coordinare partner e attività anche sul territorio: “Vogliamo partire dalle scuole - risorsa principale di tutte le nostre iniziative, grazie ai docenti innovatori - per aiutare i giovani a modificare i loro framework mentali”.
 
Partner sostenitore dell’iniziativa è Inail Lazio, una scelta fortemente voluta dal direttore regionale Antonio Napolitano, che immagina “Inail parte di un sistema che dà la possibilità ai giovani di realizzare i sogni e creare un lavoro, grazie a strumenti concreti.” Lorenzo Tagliavanti, direttore di Cna Lazio, partner del progetto, ha invitato i numerosi studenti presenti in sala a partire dalla passione, da “ciò che vi piace fare”: “Non incontrerete artigiani in borsa o che fanno speculazioni finanziarie, ma troverete persone soddisfatte e appassionate del loro lavoro.
 
The Italian Makers ha l’ambizione di incidere sul territorio produttivo locale anche sul breve periodo. “Un progetto prezioso anche per il futuro della città”, ha sottolineato l’assessore a Roma produttiva Marta Leonori di Roma Capitale. “Dobbiamo fare entrare la nostra città nel 21° secolo, coniugando patrimonio culturale, storia e innovazione”. E ha aggiunto “Ai giovani bisogna dare fiducia ma anche strumenti. Ora le risorse sono davvero esigue, ma possiamo pensare ad altre soluzioni, come spazi, canali informativi…”
 
L’iniziativa prevede un percorso di formazione per 400 giovani articolato in più fasi, secondo il modello di “educazione per la vita” (conoscenze, competenze e valori), elaborato dalla Fondazione Mondo Digitale: training nelle scuole sulle competenze necessarie per avviare un’attività artigiana, laboratori per sviluppare competenze come creatività, problem solving, capacità di comunicare, costruzione della comunità territoriale e della rete multisettoriale. “Stratega” della metodologia di intervento è Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico Fondazione Mondo Digitale: “Gli artigiani sono i mèntori per la pratica di differenti mestieri e l’esperienza imprenditoriale. I ragazzi sono chiamati ad esercitare creatività e conoscenze acquisite attraverso una formazione più digitale per immaginare come i processi delle aziende artigianale possono essere migliorati (es. marketing). E possono mettere in moto un percorso di apprendimento verso l’imprenditoria”.
 
Tra le azioni trasversali del progetto anche una campagna di sensibilizzazione per rilanciare immagine e appeal dei lavori che prevedono attività manuali, perché non significa solo capacità di “saper fare le cose”, come ha ribadito Luca Iaia, coordinatore nazionale CNA giovani imprenditori: “Il futuro non è più quello di una volta… Siamo cresciuti con l’immagine della grande impresa, tipo la Ferrari, e poi gli operai. Ma questa è una visione minoritaria. Bisogna cambiare il paradigma culturale. Puntare sulle microimprese. La scuola ora deve preparare all’Italia...”  
 
Il documentario di presentazione del progetto, realizzato dal video maker Francesco Faralli, è già on line sul sito della FMD all'indirizzo www.mondodigitale.org/cosa-facciamo/aree-intervento/imprenditoria-giovanile/the-italian-makers
 
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