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Piazza 3.0: “Si lavorava duro” - Storie di lavoro, di comunità e di cibo”

Vogliamo divertirci ad imparare la storia e la ricchezza della nostra terra e delle nostre radici, custodita dalla nostra gente, per diventare a nostra volta cittadini migliori, più consapevoli, fieri, e con uno squardo al futuro, forti del nostro importante territorio. Vogliamo diventare veri conoscitori della nostra valle, imparando a conservarne e curarne la storia, ma lo vogliamo fare in un modo 3.0.Vogliamo modernizzare l’incontri in piazza dove in modo moderno anche noi possiamo imparare la saggezza dei nostri anziani.

Il progetto vuole comprendere quale sia la memoria storica tramandata dai nonni ai propri figli e quanto di questa è giunta ai nipoti.

Conoscere ciò che accomunava intere famiglie al lavoro agricolo e di allevamento, rende consapevole una generazione di nipoti, del rispetto verso l'aiuto reciproco di una comunità ed il senso stesso del significato di comunità.

Il tempo di oggi ha diversificato il lavoro in modo talmente spinto, da avere un evoluzione malsana che porta nel tempo i lavoratori e quindi le persone ad allontanarsi da quelle che erano le percezioni sensoriali tra persone e tra ambienti culturali differenti.

La durezza, inoltre del lavoro stesso, porta i ragazzi al rispetto di quello che è uno dei cardine dell'umanità, ossia il rispetto del cibo prodotto e di come debba essere opportunamente gestito.

Attraverso album fotografico di attrezzi agricoli e di allevamento storici, intervista ai nonni che ancora oggi posseggono attrezzi agricoli antichi, video di macchine agricole antiche all’opera, i nipoti acquisiscono le informazioni dai nonni sul loro lavoro.

Essi raccontano del loro lavoro, accompagnandoli sui luoghi storici e facendo una descrizione di come la comunità si raccoglieva sempre per eventi come la trebbiatura o la raccolta, mostrando loro quale sia il rispetto che dopo decenni si conserva ancora intatto.

I nonni, poi vedono quali sono i mestieri più comuni che i loro nipoti potranno svolgere e come acquisiscono le conoscenze e le abilità dalla scuola italiana.

Venendo invitati a scuola, gli viene mostrato il computer e come si utilizza, paragonando il suo mondo a quello dei suoi nipoti.