Invecchiamento attivo e solidarietà tra generazioni attraverso l’apprendimento e l’innovazione sociale
Ageing
Giovani e anziani insieme per sviluppare le competenze per la vita.
eBook intergenerazionale • Shortlink
Sulla piattaforma di crowdfunding integrata a Phyrtual da un paio di giorni è on line un nuovo progetto Il nostro passato, il vostro futuro promosso da una staff intergenerazionale: docenti, studenti delle classi quarte dell'IIS Don Milani di Gragnano (Napoli) e cittadini over 60 del territorio.
L'insolito gruppo di lavoro si è costituito grazie al progetto Invecchiamento attivo e solidarietà tra generazioni attraverso l’apprendimento e l’innovazione sociale. Ora l'obiettivo è quello di continuare a lavorare insieme per realizzare un e-book.
“Fare Innovazione sociale vuol dire ascoltare gli stimoli della comunità. È una sorta di problem solving sociale. Il dialogo con la realtà circostante è fondamentale: se non si conosce il territorio, non si possono dare risposte”, così Tonia Calò, docente all’IIS Don Milani di Gragnano, ha interpretato il concetto alla base dell’iniziativa Invecchiamento attivo e solidarietà intergenerazionale.
Con i suoi colleghi, alcuni studenti delle classi quarte e i nonni-allievi di informatica ha portato avanti il progetto Il nostro passato, il vostro futuro. L’obiettivo finale? La realizzazione di un e-book che racconta eccellenze e tradizioni del territorio. “All’inizio dovevamo partire con una sola classe, poi il dirigente ha giudicato valida l’idea progettuale e ha pensato di coinvolgere più classi”, racconta.
All’IIS Don Milani hanno le idee chiare su come si svolge un programma di gruppo: “Ho formato i miei colleghi sui concetti chiave dell’innovazione sociale, ma tutto si è basato sulla condivisione del sapere e sul trasferimento delle conoscenza nel rispetto delle competenze di ognuno. Abbiamo lavorato autonomamente nelle classi, tutte con indirizzi diversi, e poi abbiamo condiviso i risultati. Ad esempio il Liceo scientifico ha seguito il crowdfunding. Abbiamo dato ai ragazzi una prima idea di innovazione, di come si crea una start up con creatività e approccio personale”.
Anche il logo è frutto di una produzione condivisa: “Ogni classe ha creato una proposta e poi gli over 60 hanno avuto il compito di scegliere la migliore, alla fine hanno deciso di prendere gli elementi più interessanti da ognuna e di fonderli in un logo solo”.
Con questi metodi di lavoro la squadra può dire di aver raggiunto un primo importante obiettivo: “Il progetto è piaciuto molto anche all’amministrazione comunale che intende metterlo a disposizione della comunità, vuole pubblicarlo in cartaceo e utilizzarlo per promuovere la città di Gragnano e le sue eccellenze. Possiamo dire a tutti gli effetti che il progetto abbia oltrepassato anche i confini della scuola”.
Tutto questo è un allenamento importante soprattutto per i giovani: “A Gragnano abbiamo bisogno di iniziative simili: c’è tanto da fare e non esistono centri aggregativi. Un domani possono essere i ragazzi che formiamo a creare qualcosa di interessante con una loro start up. Hanno tanta voglia di fare e hanno solo bisogno di buone premesse, di punti di riferimento, di fiducia”.
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